Specializzazioni

“Non si entra in analisi, lavoro molto lungo, per trovare la propria verità, per semplice curiosità di se stessi, ma perché si è angosciati, si soffre e questa sofferenza riesce a esprimersi, a trapelare attraverso le attività e i rapporti che si stabiliscono con gli altri.“

 

F. Dolto, Come allevare un bambino felice e farne un adulto maturo

Clinica perinatale

Il passaggio da coppia a genitori è una fase estremamente delicata, per questo è necessario un pensiero articolato, capace di sostenerne le prove e permettere la scoperta della propria – assolutamente singolare e inedita modalità di essere madre o padre.


Si tratta di interrogare l’insieme relazionale che li lega, il suo evolversi dall’epoca prenatale, dal sogno della genitorialità, alle vicende della gestazione, fino al parto ed alla grande separazione/rivoluzione che la nascita porta con sé.


La salute fisica e mentale ed il benessere nella perinatalità riguardano sia i genitori che i neonati, oltre i figli già nati ed il loro avvicinarsi al cambiamento.

Importante è pensare ad un percorso di pensiero che sostenga l’elaborazione degli eventi fisiologici, positivi e, sfortunatamente funesti, che l’avventura della genitorialità può mettere sulla scena.

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Clinica dell’infanzia

La logica della cura del bambino oggi è una tematica complessa che porta con sé posizioni discordanti, mode e pensieri derivanti dalle varie professionalità che si affacciano sulla scena. Vediamo proclami sui diritti dei bambini, sulle migliori strategie per sostenerne lo sviluppo, per rinforzare e permettere loro una buona crescita. Ma cos’è un bambino? In che modo una formazione orientata dalla psicoanalisi può fornire degli strumenti di lavoro nel contesto infantile?

Prima di tutto penso sia fondamentale la concezione di bambino come soggetto in divenire che, per crescere, deve affrontare prove difficili e rischiose: è dunque necessario non riversare su di lui le nostre proiezioni, evitare di soffocarlo di attenzioni superflue, interventi inutili, moralismi colpevolizzanti poiché come dice Dolto la vita stessa è una grande educatrice.Educare un bambino vuol dire trattarlo da essere umano, significa condurlo a sviluppare i suoi dinamismi, aiutarlo a sentirsi un essere umano a pieno titolo tra altri esseri umani.

Necessario in questo percorso è un supporto orientato nei momenti di crisi e di passaggio della coppia genitoriale e, qualora fosse necessario, garantire un momento protetto di ascolto ed elaborazione per gli bambini.

Clinica dell’adolescenza

L’adolescenza è una fase del ciclo di vita molto delicata, in cui il soggetto cerca di strutturare una sua identità, non totalmente legata al giudizio dei genitori.

Il ragazzo si trova, non più protetto e garantito dal senso di appartenenza familiare, a ricercare la sua identità attraverso lo scambio con il gruppo di pari.

In questo processo di cambiamento, nel corso del quale sarà spesso disorientato e confuso, cercherà di sperimentare sé stesso al di là del recinto della sicurezza infantile.

Questo pone, da un lato, l’esigenza di supportare i genitori nella strutturazione di una personale modalità educativa, non legata ad un ideale di crescita o di genitorialità e, dall’altro, uno spazio di confronto ed elaborazione per i ragazzi che si trovano ad affrontare questo delicato percorso con i rischi e le difficoltà che spesso porta con sé.

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Clinica dell’adulto

Perché chiedere l’aiuto di uno psicoanalista?

La psicoanalisi ha come mira rilevare il sintomo del soggetto, restituirgli la sua soggettività. Essa permette una vivibilità che si fonda su un cambiamento nella dimensione soggettiva, nella posizione del soggetto.

Cosa accade quando un soggetto incontra un analista? Perché ne sente la necessità?

C’è qualcosa che non è più come prima, una specie di vacillazione, qualcosa nel soggetto non corrisponde più a ciò che credeva di essere. Lo psicoanalista offre uno spazio di parola al soggetto, un luogo in cui potersi riorientare, modificando così qualcosa della sua posizione e dei suoi legami.